Una cattiva qualità del sonno può causare irritabilità, stanchezza, basso livello di concentrazione, tutti sintomi che se trascurati possono aumentare e diventare cronici. L’insonnia non è l’unico disturbo del sonno, seppur il più frequente e il più conosciuto. Esistono particolari condizioni fisiche o vere e proprie patologie che possono scatenare i disturbi del sonno.
Ecco i principali disturbi del sonno diversi dall’insonnia:
- Epilessia notturna
- Parasonnie
- Apnee notturne
- Ipersonnie e narcolessia
- Ansia e stress
- Bruxismo
- Sindrome delle gambe senza riposo
Epilessia notturna, cos’è, come si manifesta
Di origine neurologica, l’epilessia notturna si può manifestare con anomali movimenti a scatti degli arti inferiori e superiori, grida e gemiti, durante le ore di sonno. I casi di epilessia notturna possono verificarsi anche in età pediatrica, per poi, in molti casi, diminuire o sparire del tutto con la crescita. Non confondiamo l’epilessia notturna con alcune forme di parassonie, una serie di disturbi del sonno non patologici caratterizzati da comportamenti anomali e inconsci che si verificano in momenti specifici del riposo, ad esempio nella fase di risveglio. Il pavor nocturnus è una forma di parasonnia.
Apnee notturne e russamento patologico: cosa sono e perché disturbano il sonno
I disturbi respiratori del sonno intervengono subito dopo l’addormentamento, tra i più comuni ci sono il russamento e le apnee.
L’apnea notturna, conosciuta anche come OSAS (Obstructive Sleep Apnea), è una disfunzione respiratoria che si manifesta solo durante le ore di sonno. Si tratta dell’interruzione del respiro per alcuni secondi, a causa di un’ostruzione delle vie respiratorie. Tra le origini del disturbo, le più frequenti sono obesità, consumo eccessivo di alcol, specie poco prima di andare a letto, patologie come l’ipotiroidismo.
Le apnee notturne sono spesso associate ad un altro disturbo del sonno, il russamento patologico, causa di numerosi risvegli o interruzioni del riposo che non sempre si ricordano al risveglio. Per questo, chi soffre di apnee notturne, senza essere cosciente di tutti i microrisvegli, potrebbe avvertire una stanchezza durante il giorno che non riesce a spiegare.
La sonnolenza diurna: ipersonnie e narcolessia
Oltre ai disturbi del sonno esistono le ipersonnie caratterizzate da sonnolenza diurna che può degenerare in veri e propri attacchi di sonno improvvisi e incontrollabili, a volte senza riuscire a svegliarsi del tutto. Le ipersonnie si ripercuotono negativamente sulla qualità del riposo notturno e possono avere manifestazioni e cause molto diverse tra loro.
Non stiamo parlando della stanchezza che può affliggere chi dorme male e poco durante la notte, ma di manifestazioni molto evidenti e difficili da dominare.
La più nota forma di ipersonnia è la narcolessia, una malattia neurologica cronica che provoca uno stato di eccessiva sonnolenza diurna, in alcuni casi così pesante da diventare incontrollabile: le persone che ne soffrono hanno ripetuti attacchi di sonno ai quali il fisico non riesce a reagire.
Sonno disturbato dal bruxismo
Una patologia che interferisce con un sonno regolare è il bruxismo, ovvero l’azione involontaria di stringere le mascelle, causa di forte sfregamento o digrignamento dei denti. Si tratta di una contrazione involontaria dei muscoli della masticazione che si verifica soprattutto durante la notte. Il bruxismo non solo disturba il riposo, ma può creare diversi problemi come usura dei denti, mal di testa e dolore alla mandibola.
Il bruxismo è spesso un meccanismo di scarico dello stress attuato dal nostro organismo. Si verifica anche in chi fa eccessivo uso di alcol o nei tabagisti.
Sindrome delle gambe senza riposo
La sindrome delle gambe senza riposo, detta anche RLS, è sicuramente da annoverare tra le cause di una cattiva qualità del sonno. Le persone affette da questo disturbo avvertono un desiderio incontrollato di muovere le gambe, per calmare il fastidio. Chi soffre di RLS accusa sintomi come la contrazione dei muscoli delle gambe quando è sdraiato, movimenti incontrollati degli arti e formicolii, con la conseguente necessità di movimento continuo.