LO STRESS ROVINA LE GIORNATE E TI TIENE SVEGLIO LA NOTTE?
L’ansia e lo stress accumulati durante la giornata (tramite il lavoro, lo studio o per altre cause), influenzano negativamente il sonno. Non sempre si riesce a mettere in pausa la propria giornata, e quando gli effetti si mostrano nelle ore notturne sono “guai”.
Il sonno è difatti indissolubilmente legato alle nostre emozioni e alla nostra condizione psicologica: quanto viviamo di giorno può ripercuotersi di notte, essendo vittime di quelli che vengono chiamati “running thoughts” (pensieri ricorrenti). I meccanismi ormonali vengono attivati da ansia e stress, e sono in grado di tenerci svegli in quanto compromettono l’abbassamento del cortisolo (un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali), il quale cala naturalmente nelle ore serali. Quest’ormone, chiamato anche “ormone dello stress”, è in grado di aumentare il livello di glicemia nel sangue, che fornisce energia “extra” che non consente un facile addormentamento.
Come precedentemente evidenziato, ansia e stress hanno un impatto diretto sulla qualità del sonno. Anche quest’ultimo, però, risulta essere importante nello sviluppo giornaliero della persona: dormire poco, o dormire male, condiziona negativamente la nostra giornata, aumentando i livelli di nervosismo e di irritabilità, dando vita a un vero e proprio “circolo vizioso”. A questo proposito, risulta importante un intervento che riesca ad agire su tutti i fronti, cercando di contribuire da un lato sul rilassamento giornaliero, e dall’altro su un riposo prolungato che abbia un effetto ristoratore.
Ansia e stress possono quindi ridurre la qualità del sonno. A sua volta però anche dormire in maniera poco efficace può contribuire ad aumentare i livelli di preoccupazione, con il poco salutare effetto di innescare un circolo vizioso. In questi casi è necessario intervenire su più fronti, cercando di migliore sia la regolarità e la profondità del riposo che allentando le tensioni emotive.